26 Luglio 2016 | GDT-redazione Alfredo Martini Alfredo Martini Alfredo Martini, professionista nell’epoca d’oro di Coppi, Bartali e Magni, è stato il più grande commissario tecnico nella storia del ciclismo. Ha vinto ben 6 Campionati del Mondo con Moser, Saronni, Argentin, Fondriest, Bugno (due volte) e Cipollini (come supervisore azzurro). Presidente onorario della Federciclismo, uomo di grande umanità e profonda cultura sportiva, è stato il testimone vivente di una disciplina, il ciclismo, che conserva un’immensa popolarità. Martini fu corridore professionista dal 1941 al 1957. Vinse il Giro dell’Appennino nel 1947, il Giro del Piemonte nel 1950, una tappa al Giro d’Italia 1950 (quella di Firenze) che concluse al terzo posto dietro Koblet e Bartali vestendo la maglia rosa per una tappa, e una tappa al Tour de Suisse 1951, concluso al terzo posto dietro Kubler e Koblet. Come direttore sportivo fu alla Ferretti e alla Sammontana dal 1969 al 1974 e vinse il Giro d’Italia 1971 con lo svedese Gösta Pettersson. Da commissario tecnico della nazionale dal 1975 al 1997 ha condotto a conquistare la maglia iridata Francesco Moser nel 1977 a San Cristóbal (Venezuela), Giuseppe Saronni nel 1982 a Goodwood (Gran Bretagna), Moreno Argentin nel 1986 a Colorado Springs (Stati Uniti), Maurizio Fondriest nel 1988 a Renaix (Belgio), Gianni Bugno nel 1991 a Stoccarda (Germania) e nel 1992 a Benidorm (Spagna) più altri sette argenti e sette bronzi. Dal 1998 è stato supervisore di tutte le squadre nazionali di ciclismo e Presidente Onorario della Federazione Ciclistica Italiana. Nel 2007 con la collaborazione del giornalista sportivo Francesco Caremani, Martini ha raccontato la propria carriera di atleta e di commissario tecnico in un libro: “Ciclismo, brava gente. Un secolo di pedali e passioni raccontato in presa diretta”. Nel 2008 è uscita un’altra opera, “Alfredo Martini, memorie di un grande saggio del ciclismo” di Franco Calamai, che ripercorre la vita, i ricordi e gli aneddoti di una vita passata nel mondo dei pedali. Ne “La vita è una ruota. Storia resistente di uomini, donne e biciclette”, scritto con Marco Pastonesi, e pubblicato nel 2014, si trovano i ritratti di corridori, campioni gregari, e amici, raccontati passando dalla passione della bici ai ricordi della guerra e all’abitudine alla lettura. Da marzo 2013 era presidente onorario dell'”Associazione Fausto e Serse Coppi” a Castellania. È scomparso il 25 agosto 2014 all’età di 93 anni nella sua casa di via Giusti a Sesto Fiorentino.